Il disturbo dello spettro autistico coinvolge la sfera del neurosviluppo con manifestazioni che riguardano linguaggio, socialità e comunicazione. Scopriamo di più
Il disturbo dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorder, ASD) o semplicemente autismo, è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato che si manifesta con alcune specifiche caratteristiche sensoriali, comportamentali e cognitive.
Che cos’è l’autismo?
L’autismo coinvolge la sfera del neurosviluppo con manifestazioni che riguardano linguaggio, socialità e comunicazione. Come si evince dal sito dell’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri – IRCCS:
“Il disturbo è caratterizzato da interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Sono almeno 78 milioni le persone nel mondo che vivono nello spettro. La maggioranza non riesce ad avere accesso ad una appropriata cura (assistenza sanitaria, istruzione e assistenza sociale) basata su valutazioni personalizzate e su prove di evidenza. Per questo motivo, vivere nello spettro è una condizione complessa sia per chi ne soffre che per i famigliari. Tutti, quindi, hanno bisogno di interventi multimodali”.
Le cause dell’autismo
Le cause dell’autismo ancora oggi rimangono sconosciute: la maggioranza dei ricercatori è d’accordo nell’affermare che possano derivare da una combinazione tra fattori genetici e fattori ambientali. All’interno dello spettro autistico ritroviamo anche la sindrome di Asperger che condivide con l’autismo la presenza di compromissioni nelle abilità sociali ma differisce per il fatto che le abilità linguistiche risultano ampiamente conservate e per un funzionamento cognitivo nella norma.
Come riconoscere i primi segnali
Già nei primi anni di vita il bambino:
- può manifestare comportamenti insoliti e ripetitivi;
- tende ad isolarsi, non richiedendo la partecipazione dell’altro nelle sue attività;
- utilizza l’altro in maniera strumentale, per l’appagamento delle esigenze del momento.
Diagnosi di autismo
La diagnosi del disturbo dello spettro autistico è basata su criteri esclusivamente clinici valutati da strumenti neuropsicologici e valutazioni genetiche o di neuroimaging.
Sintomi dell’autismo
I primi sintomi si possono manifestare intorno ai 2-3 anni e sono estremamente variabili, sia per entità sia per gravità. Tuttavia i sintomi distintivi più comuni sono:
- ritardo nello sviluppo del linguaggio;
- ripetizione frequente di parole o frasi;
- monotonia nel suono della voce e mancanza di espressioni facciali;
- ripetizione di movimenti come un dondolio o il battito di mani;
- eccessiva sensibilità a luci intense e suoni acuti;
- disinteresse verso qualsiasi forma di interazione sociale;
- mancanza di emotività;
- tendenza a isolarsi;
- scatti di aggressività improvvisi e senza motivo e tendenza all’invadenza;
- sviluppo sopra la norma di potenziale cognitivo, memoria, capacità di calcolo, abilità musicali e matematiche;
- mancanza di coordinazione nei movimenti.
Livelli di autismo
Secondo il manuale diagnostico DSM 5 ci sono 3 livelli di autismo:
- livello 1, in cui vi è una minore e/o parziale compromissione dell’area linguistica e cognitiva. I deficit comunicativi sono tali da richiedere un supporto;
- livello 2, in cui la comunicazione verbale e non verbale sono deficitarie e vi è necessità di un supporto significativo;
- livello 3, in cui è presente una grave compromissione del funzionamento, tale da richiedere un supporto molto significativo.
Terapia per lo spettro autistico
Non è possibile individuare un intervento esclusivo e specifico per tutte le persone affette da autismo a causa della variabilità e complessità dei sintomi. Il percorso terapeutico deve evolversi e modificarsi in funzione dell’evoluzione e dei cambiamenti, in itinere, del disturbo.
Quanto più complesso appare il quadro clinico più è necessario individuare obiettivi intermedi, ciascuno dei quali può prevedere più interventi per la sua realizzazione. Oggigiorno il percorso terapeutico propone la terapia farmacologica, il parent training, la terapia cognitivo-comportamentale e il metodo ABA.
L’Associazione GRD Bologna, che si occupa anche con persone con la Sindrome di Down, offre percorsi di autonomia abitativa, di sport e socializzazione nei casi medio lievi di autismo, con ottimi risultati.